L’elemento base della poesia biblica è lo stico, risultante da due (raramente tre) elementi detti emistichi (metà stico), che di solito presentano un pensiero a sé stante. Talora alcuni di questi stichi si riuniscono in modo da costituire una strofa. Lo stico è, grossomodo, un verso.
La poesia ebraica non ha strofe o stanze fissate in un determinato numero di versi (tipo terzina o ottava), per cui si può parlare di strofe solo in senso largo: si tratta di un raggruppamento più o meno regolare di stichi tra loro intimamente connessi da una certa unità interna di pensiero. Diamo, tuttavia, un criterio che si può adottare per distinguere le strofe: la concatenazione logica del pensiero. Prendiamo ad esempio Sl 2, che si può suddividere in quattro strofe:
1a Strofa vv. 1-3 |
“Perché questo tumulto fra le nazioni,e perché meditano i popoli cose vane?
I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Unto, dicendo: ‘Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene’. |
Nazioni contro Dio e il suo consacrato |
2a Strofa vv. 4-6 |
Colui che siede nei cieli ne riderà;il Signore si farà beffe di loro.
Egli parlerà loro nella sua ira, e nel suo furore li renderà smarriti: ‘Sono io’, dirà, ‘che ho stabilito il mio re sopra Sion, il mio monte santo’. |
Reazione di Dio |
3a Strofa vv. 7-9 |
Io annunzierò il decreto:Il Signore mi ha detto: ‘Tu sei mio figlio,
oggi io t’ho generato. Chiedimi, io ti darò in eredità le nazioni e in possesso le estremità della terra. Tu le spezzerai con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d’argilla’ |
Comportamento del consacrato |
4a Strofa vv. 10-12 |
Ora, o re, siate saggi;lasciatevi correggere, o giudici della terra.
Servite il Signore con timore, e gioite con tremore. Rendete omaggio al figlio, affinché il Signore non si adiri e voi non periate nella vostra via, perché improvvisa l’ira sua potrebbe divampare. Beati tutti quelli che confidano in lui!”. |
Invito ad ubbidire |