La cronologia biblica è certo accurata: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio” (2Tm 3:16). Ma quella riportata nei nostri studi precedenti – sebbene basata sulla Scrittura e sulla storia – è solo un tentativo di ricostruzione della cronologia.

   Mentre molte di queste date sono ben stabilite, alcune sono solo approssimative, basate sulle informazioni disponibili. Lo scopo di questa ricostruzione non è per nulla quello di fissare date immutabili per ciascun avvenimento, ma è soltanto quello di aiutare chi studia la Scrittura a situare gli avvenimenti nel corso del tempo per averne un’idea.

   Ma la ricostruzione non è matematica? Solo in apparenza. Se fosse possibile avere una ricostruzione infallibilmente matematica non ci sarebbero tante cronologie così diverse tra loro.

   Ad esempio, gli ebrei hanno una loro cronologia; essi adottarono, infatti, un’era mondiale ebraica che ha inizio nel 3761 a. E. V. ed è usata ancora oggi non solo nel culto mondiale ebraico ma anche nello stato di Israele. Questa loro cronologia è frutto di un’antica tradizione, ma chiaramente errata: il mondo non ebbe davvero inizio nel 3761 a. E. V..

   Le Chiese Cristiane di Dio si basano sulla cronologia della Companion Bible, ma poi se ne discostano in certi punti.

   I Testimoni di Geova hanno una loro cronologia che, però, è alterata per il fatto che essi non rinunciano ad alterare la storia pur di salvare una loro interpretazione della profezia che deve porre necessariamente nel 607 a. E. V. la distruzione di Gerusalemme, contro tutte le evidenze storiche.

   Perché è così difficile, se non impossibile, avere una cronologia matematicamente accurata? Per diversi fattori. Intanto, noi usiamo anni solari che vanno da gennaio a dicembre; gli ebrei usavano anni lunari che iniziavano a marzo-aprile e periodicamente inserivano un mese intercalare per allinearsi all’anno solare. Un altro fattore è costituito dal modo di elencare le età. Si prenda, per illustrare, Gn 5:3,6 che dice: Adamo visse centotrent’anni, generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e lo chiamò Set”; “Set visse centocinque anni e generò Enos”. Sommando gli anni (130 + 105), abbiamo nella nostra ricostruzione cronologica che Enos sarebbe nato nell’anno 235 di Adamo. Ora mettiamo, sempre per illustrare, che Adamo sia venuto al mondo il 12 dicembre, che Set sia nato il 2 marzo ed Enos il 30 dicembre. Avremmo:

Esempio fantasioso

Anno

Data

Commento

12 dicembre

Data fantasiosa della creazione di Adamo

1

12 dicembre

Adamo compie fantasiosamente 1 anno

130

12 dicembre

“Adamo visse 130 anni”: compie 130 anni

131

2 marzo

Data fantasiosa della nascita di Set

132

2 marzo

Set compie fantasiosamente 1 anno

236

2 marzo

Set compie fantasiosamente 105 anni

236

12 dicembre

Adamo compie fantasiosamente 236 anni

236

30 dicembre

Data fantasiosa della nascita di Enos

   Come si vede, la ricostruzione cronologica sballa già di un anno.

   Questa impossibilità di avere una cronologia accurata fa sì che non si possa determinare “la fine del mondo”. Sappiamo che il periodo concesso all’umanità da Dio è di “sei giorni” pari a 6000 anni. Ma da quando partono? Per i Testimoni di Geova, sempre ossessionati (fino all’ennesima cocente delusione nel 1975) dalle date, fu semplice fare 6000 (durata degli anni concessi all’umanità) – 4026 (a. E. V., data della creazione di Adamo nella loro cronologia) = 1974, fissando così l’anno 1975 come anno di inizio del millennio del Regno di Dio. Non occorre qui documentare i loro errori: la storia li smentisce da sola con i suoi decenni trascorsi dal 1975.

   Noi, da umili e rispettosi studiosi della Scrittura, non pretendiamo di sapere quello che Yeshùa stesso e gli angeli non sanno: “Quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo” (Mt 24:36). È inutile giocare sulle parole e dire che è solo il giorno e l’ora che non si possono sapere, ma che l’anno si può determinare. Non è così.

   A noi, umili e rispettosi studiosi della Scrittura, viene un pensiero: chissà che non sia proprio nella sapienza infinita di Dio impedirci di ricostruire una data mediante la cronologia?

 

“Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità”. – At 1:7.
“Sia benedetto eternamente il nome di Dio perché a lui appartengono la saggezza e la forza. Egli alterna i tempi e le stagioni”. – Dn 2:20,21.
“Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte”. – 1Ts 5:1,2.
“Le cose occulte appartengono al Signore nostro Dio”. – Dt 29:28.
“Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento. Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate”. – 2Pt 3:9,10.