Vediamo lo schema di Ef:

1

Indirizzo e saluti

1:1,2

2

Parte dogmatica

1:3-4:16

3

Parte etico – pratica

4:17-6:20

4

Epilogo

6:21-24

   Riassunto. Ecco brevemente le idee fondamentali che sono sviluppate nella lettera:

   Parte dogmatica. Dopo un breve saluto (1:1,2) l’autore sviluppa due temi fondamentali che dominano tutta la lettera, ossia l’unità di tutte le cose in Yeshùa e che la congregazione è il simbolo visibile di quest’unità, spiegando poi la missione della chiesa nel mondo

  1. L’unità di tutte le cose in Yeshùa (1:3-23). Si tratta di un magnifico inno in tre strofe in cui si presenta il proposito divino di rendere tutte le persone unite come figli di Dio. Proposito che si attua appunto in Yeshùa per opera dello spirito santo. L’assenza di una precedente unità in termini cosmologici (“tanto quelle [cose] che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra”, 1:10) è causata dal peccato umano (1:7) che però ora è rimosso perché Dio ha dato a Yeshùa dominio e potenza su tutte le cose, costituendolo capo e vincolo della congregazione.
  2. La congregazione è l’unico popolo di Dio (2:1-21). I credenti, prima di divenire tali, erano schiavi delle potenze malvagie di questo mondo, contribuendo così alla disunione dell’umanità. Ma per divina provvidenza furono liberati da questo passato di morte e ricreati per le opere buone (2:1-10). Yeshùa ha infatti tolto la grande divisione prima esistente tra gentili e Israele, facendo di entrambi un unico suo popolo. – 2:11-21.
  3. La missione della congregazione nel mondo (3:1-4:16). Si tratta di annunciare al mondo il proposito unitario di Dio (3:9-13), il che fa sorgere in Paolo una delle più belle preghiere delle Scritture Greche (3:14-21). L’unità della congregazione consiste nel credere nell’unico Dio, rivelato da Yeshùa e dallo spirito santo (4:7-15). La congregazione deve però crescere nell’amore che è la base dell’unità. – 4:16.

   Parte pratica. La condotta etica dei credenti (4:17-6:9). I fedeli devono camminare in novità di vita e togliere tutto ciò che può rompere l’unità comunitaria (4:20-32), eliminare ogni immoralità e camminare nella luce (5:7-10). Tutte le relazioni (matrimoniali, familiari, sociali) devono testimoniare la nuova vita che essi hanno in comune. – 5:21-6:9.

   Epilogo. Accenni personali e incoraggiamento. – 6:21-24.

   Nella lettera, pur mancando il tono polemico, s’insiste sul fatto che l’unità dei credenti si deve mostrare nella vita quotidiana. Siamo qui già sulla via dell’organizzazione ecclesiale (l’organizzazione della congregazione), dato che sono i sorveglianti della congregazione che devono guidarla verso l’unità.