Per sfuggire a Saul, Davide si finge pazzo e va presso il re filisteo Achis. Anche lì, Davide “cominciò ad aver molta paura di Achis re di Gat. Allora adottò in pubblico un comportamento strano e cominciò ad agire davanti a loro come un pazzo: si mise a fare strani segni sulle porte della città”. La scena è comica. Più gustosa ancora è la reazione del re Achis: “Vedete anche voi che quest’uomo è pazzo: perché l’avete lasciato venir qui? Pazzi ce ne sono già abbastanza senza far venire costui a fare stravaganze davanti a me. Non dovrò tenermelo in casa, spero!”. – 1Sam 21:13-16, TILC.
Chi si sveglia ancora assonnato non è dell’umore giusto e non apprezza i clamori: “Chi benedice il prossimo ad alta voce, di buon mattino, sarà considerato come se lo maledicesse”. – 6.Pr 27:14.
Mosè dice che sarebbe impossibile per Dio sfamare tutto il popolo nel deserto: “E tu prometti di dar loro da mangiare carne per un mese? Non sarebbe sufficiente neanche ammazzare tutto il nostro bestiame; non basterebbe nemmeno pescare tutti i pesci del mare!”. Dio sembra rispondergli: «Aspetta e vedrai!»: “La potenza del mio braccio non può arrivare a questo? Vedrai presto, se quel che ho detto, si realizzerà o no!”. – Nm 11:21-23, TILC.
Dopo che il profeta Elia ha sfidato i profeti di Baal chiedendo che il dio pagano si accendesse da solo il fuoco del sacrificio, la catasta non prende ovviamente fuoco. Al che, Elia ai falsi profeti: “Gridate più forte, perché Baal è un dio! È occupato! oppure ha dovuto assentarsi un momento! si è messo in viaggio! dorme! svegliatelo!”. – 1Re 18:27, TILC.
Luca usa un umorismo sottile quando annota che – dopo che la folla di Efeso era insorta contro Paolo e che “la sommossa si estese a tutta la città” e “la gente corse in massa al teatro” – c’era “chi gridava una cosa chi un’altra. Nell’assemblea vi era una grande confusione e la maggior parte della gente non sapeva neppure per quale motivo era andata là”. – At 19:29,32, TILC.
Yeshùa rivolto a quei farisei che scrupolosamente si attenevano alle regole rabbiniche e filtravano perfino le zuppe e le bevande per eliminare eventuali moscerini (che non sono koshèr ovvero cibi approvati): “Voi filtrate le bevande per non mangiare un moscerino e poi ingoiate un cammello [che pure non è koshèr, ma ben più grande e visibile di un moscerino]”. – Mt 23:24, TILC.
Proverbio biblico: “Immischiarsi nelle liti altrui è come prendere per le orecchie un cane che passa”. – Pr 26:17, TILC.
“Guai all’uomo, semplice vaso di argilla tra i tanti, che osa rimproverare chi lo ha plasmato! Può forse l’argilla chiedere a chi lavora: «Che cosa fai?»”. – Is 45:9, TILC.
Balaam era un mago famoso per l’efficacia delle sue maledizioni e delle sue benedizioni. Quando gli ebrei stavano per entrare nella Terra Promessa, il re moabita Balac si spaventò per la loro prossima incursione (Nm 22:1-4). Fu quindi chiesto a Balaam di maledire Israele (Nm 22:5-7), ma costui ricevette l’avvertimento divino di non farlo (Nm 22:8,12). Tuttavia, era disposto a ignorare l’avvertimento di Dio in cambio di una lauta ricompensa (Nm 22:18). Dio invia allora un angelo che con una spada sbarra la strada a Balaam che procede su un’asina. “L’asina [a differenza di Balaam] vide l’angelo del Signore e si sdraiò sotto Balaam; l’ira di Balaam si accese ed egli percosse l’asina con un bastone. Allora il Signore aprì la bocca dell’asina, che disse a Balaam: «Che cosa ti ho fatto perché tu mi percuota già per la terza volta?». Balaam rispose all’asina: «Perché ti sei fatta beffe di me. Ah, se avessi una spada in mano, ti ammazzerei all’istante!»”. – Nm 22:27-29.
Dio stesso fa dell’umorismo, anche se amaro, quando dice al popolo ebraico appena liberato dalla schiavitù egiziana: “Manderò un angelo per guidarvi e scaccerò davanti a voi i Cananei, gli Amorrei, gli Ittiti, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei. Io però non camminerò in mezzo a voi, perché avete la testa troppo dura. Finirei per sterminavi lungo la strada”. – Es 33:2,3, TILC.