Dio impiega il suo spirito, che è santo, a favore dei credenti. “Insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il mio Dio. Con bontà mi guidi il tuo spirito” (Sl 143:10, PdS). Dio usa la sua santa energia spirituale per guidare il suo popolo. La Bibbia stessa è opera del suo spirito santo: “Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio [θεόπνευστος (theòpneustos), “divinamente alitata”] e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2Tm 3:16, CEI). Ciò è massimamente evidente nelle profezie, perché “nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione. Poiché la profezia non fu mai recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”. – 2Pt 1:20,21, TNM.

   Dio ha impiegato la sua santa forza attiva in diversi modi per guidare quelli che sono suoi, anche con visioni e con sogni. – Ez 37:1; Gle 2:28, 29; Ap 4:1,2;17:3;21:10.

   I credenti non hanno bisogno solo della rivelazione della volontà divina, ma necessitano anche di aiuto per ubbidire a Dio e fare la sua volontà. Ecco che allora Dio usa sua santa forza, il suo spirito santo, per guidare e rafforzare i fedeli. Dopo il battesimo, fu lo spirito di Dio a far sì che Yeshùa andasse nel deserto: “Lo spirito lo spinse ad andare nel deserto” (Mr 1:12, TNM), quando “pieno di spirito santo, tornò dal Giordano, e fu condotto dallo spirito nel deserto” (Lc 4:1, TNM). È il suo spirito santo che Dio impiega per infondere l’attitudine giusta: “Quel che rende intelligente l’uomo è lo spirito” (Gb 32:8). Giobbe poté dire: “Perché sono pieno di parole, lo spirito che è dentro di me mi stimola” (Gb 32:18). E Paolo poté riconoscere: “Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo” (2Tm 1:7), e lo chiama “dono di Dio” (v. 6). Questa forza che proviene da Dio agisce nel credente come un fuoco, per cui Paolo può raccomandare: “Non spegnete il fuoco dello spirito” (1Ts 5:19, TNM). Rende i fedeli “ferventi di spirito”. – Rm 12:11; cfr. At 18:25.

   Il profeta Michea proclama: “Quanto a me, io sono pieno di forza, dello Spirito del Signore” (Mic 3:8). Yeshùa aveva questa forza, perché era “sotto il potere dello spirito” (Lc 2:27, TNM). Dio fa “diventare spiritualmente forti con la forza del suo Spirito” (Ef 3:16, PdS), “rafforzati nell’uomo che siete di dentro con potenza mediante il suo spirito”. – TNM.

   Lo spirito santo non è una forza cieca che obbliga le persone con coercizione, sopraffacendole. Agendo sulla mente, guida, ma spetta alla persona concorrere a tale azione. Ecco perché Paolo può che “gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti”. – 1Cor 14:32.

   “Lo spirito del Signore, di Dio, è su di me” (Is 61:1), proclama il profeta Isaia. Poi spiega tutte le cose che lo spirito santo di Dio gli permetterà di fare: “Recare una buona notizia agli umili”, “fasciare quelli che hanno il cuore spezzato”, “proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l’apertura del carcere ai prigionieri”, “proclamare l’anno di grazia del Signore”, “consolare tutti quelli che sono afflitti”, “dare agli afflitti di Sion un diadema” (vv. 1.3). Tutte queste azioni, diverse tra loro, sono rese possibili dallo spirito santo di Dio. Il suo spirito santo, che Dio impiega, opera quindi in modo molto vario. Paolo riconosce questa varietà di azioni: “Vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito”; e spiega perché: “Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti” (1Cor 12:4,6). Paolo elenca anche le varie imprese che Dio concede con il suo spirito santo, spiegandone anche lo scopo: “La manifestazione dello spirito è data a ciascuno per uno scopo utile. Per esempio, a uno è data per mezzo dello spirito parola di sapienza, a un altro parola di conoscenza secondo lo stesso spirito, a un altro fede mediante lo stesso spirito, a un altro doni di guarigioni mediante quell’unico spirito, a un altro ancora operazioni di opere potenti, a un altro profezia, a un altro discernimento di espressioni ispirate, a un altro diverse lingue e a un altro interpretazione di lingue. Ma tutte queste operazioni le compie quell’unico e medesimo spirito, facendo una distribuzione a ciascuno rispettivamente, come vuole”. – 1Cor 12:7-11, TNM.

   “Da lontano si vedono la potenza e la presenza maestosa del Signore. La sua ira manda fuoco e fiamme. Le sue parole sono un incendio che divora. Egli manda davanti a sé un vento [רוח (rùakh)] impetuoso che travolge come un torrente tutto quel che incontra. Scuote le nazioni come in un setaccio” (Is 30:27,28, PdS). È con il suo spirito santo che Dio giudica nazioni e individui. “Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere . . . quando l’avversario verrà come una fiumana, lo spirito del Signore lo metterà in fuga”. – Is 59:18,19.

   Lo spirito santo di Dio arriva ovunque.

“Come andare lontano da te [מֵרוּחֶךָ (merukhèca), “da spirito di te”;

“dove posso andarmene dal tuo spirito” (TNM)],
come sfuggire al tuo sguardo?
Salgo in cielo, e tu sei là;
scendo nel mondo dei morti, e là ti trovo.
Prendo il volo verso l’aurora
o mi poso all’altro estremo del mare:
anche là mi guida la tua mano,
là mi afferra la tua destra.
Dico alle tenebre: ‘Fatemi sparire’,
e alla luce intorno a me: ‘Diventa notte!’;
ma nemmeno le tenebre per te sono oscure
e la notte è chiara come il giorno:
tenebre e luce per te sono uguali”.

Sl 139:7-12, PdS.

   La Bibbia, “parola di Dio”, è definita “spada dello spirito” (Ef 6:17). “La parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. E non v’è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto”. – Eb 4:12,13.

   “Lo spirito santo vi ha costituiti sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio” (At 20:28, TNM). Con il suo santo spirito, Dio qualifica le persone. Gli artefici incaricati di realizzare gli oggetti per il culto, qualunque abilità avessero già di loro, furono resi più competenti da Dio tramite il suo spirito, come Dio stesso spiegò a Mosè “Io chiamo per nome Bezalel . . . lo riempirò dello spirito di Dio in sapienza e in intendimento e in conoscenza e in ogni specie di arte, per ideare progetti, per lavorare in oro e argento e rame, e in intagli di pietre da incastonare e intagli di legno per fare opere di ogni specie . . . e nel cuore di ogni saggio di cuore metto in effetti sapienza, perché in realtà facciano ogni cosa che ti ho comandato” (Es 31:2-6, TNM). Dio impiegò il suo spirito anche per far avere al re Davide il progetto del Tempio di Gerusalemme (1Cron 28:12). Quando il carico di lavoro divenne troppo pesante per Mosè, Dio “tolse dello spirito che era su di lui e lo pose su ciascuno dei settanta anziani” che erano stati scelti (Nm 11:25, TNM). Quando Davide fu unto come re, Dio gli concesse il suo spirito per assolvere il suo importante ruolo, e “da quel giorno lo spirito del Signore investì Davide” (1Sam 16:13). Quando Giosuè succedette a Mosè, Dio gli concesse il suo spirito “e Giosuè figlio di Nun fu pieno dello spirito di sapienza”. – Dt 34:9, TNM.

   Il suo santo spirito fu impiegato da Dio per unificare la primitiva congregazione dei discepoli di Yeshùa. Con esso, Dio li tenne uniti nell’amore, nella devozione a lui e a Yeshùa, li rafforzò l’uno verso l’altro (Ef 4:3-6; 1Gv 3:23,24;4:12,13); conferì loro assetto e provvide guida (At 6:1-7; Gal 5:24-26;6:1); li aiutò a essere ubbidienti e a essere meno carnali e più spirituali (Rm 8:2; Gal 5:16-21; Gda 19-21). I discepoli di Yeshùa confidavano nello spirito di Dio che in loro operava. – 1Cor 2:1-5; Ef 3:14-17; Flp 3:1-8.

   Chi godette di più dello spirito santo di Dio fu il profeta per eccellenza, Yeshùa, il Messia di Dio. “Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio; io ho messo il mio spirito su di lui”. – Is 42:1.

   Per comprendere meglio la funzione che il santo spirito di Dio può avere nella mente umana, si veda lo studio Che cosa è l’essere umano?, nella sezione Spiritualità biblica.

   Dio impiega il suo santo spirito per donare alla mente umana di chi chiama la capacità d’aver intendimento delle cose spirituali, capacità che è preclusa a chi usa solo le proprie capacità intellettive. “Quel che nessuno ha mai visto e udito quel che nessuno ha mai immaginato, Dio lo ha preparato per quelli che lo amano. Dio lo ha fatto conoscere a noi per mezzo dello Spirito. Lo Spirito infatti conosce tutto, anche i pensieri segreti di Dio. Nessuno può conoscere i pensieri segreti di un uomo: solo lo spirito, che è dentro di lui, può conoscerli. Allo stesso modo solo lo Spirito di Dio conosce i pensieri segreti di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio; perciò conosciamo quel che Dio ha fatto per noi. E ne parliamo con parole non insegnate dalla sapienza umana, ma suggerite dallo Spirito di Dio. Così spieghiamo le verità spirituali a quelli che hanno ricevuto lo Spirito.
Ma l’uomo che non ha ricevuto lo Spirito di Dio non è in grado di accogliere le verità che lo Spirito di Dio fa conoscere. Gli sembrano assurdità e non le può comprendere perché devono essere capite in modo spirituale”. – 1Cor 2:9-14, PdS.