Il nome “Naum” indica “consolazione” e si riallaccia alla stessa radice che si rinviene anche in “Neemia”. In ebraico è נַחוּם (Nakhùm).
Del profeta Naum si sa solo che era di Elcos, una località a noi del tutto ignota, ma che potrebbe identificarsi con Elqush nei pressi di Mossùl (non lontano da Ninive), dove una tradizione giudaica tardiva (del 16° secolo) mostra la presunta tomba del profeta. Ma la cosa rimane incerta. Girolamo ed Eusebio collocano Elcos in Galilea, dove alcuni studiosi moderni vorrebbero identificarla con Qfàr-Nakhòm (Capernaum o Cafarnao), “villaggio di Nakhùm”. Secondo lo Pseudo Epifanio si sarebbe trovata invece in Giudea nei pressi di Beit Jibrin (Bet Guvrin). Una cosa è certa: l’identificazione rimane incerta.
Il profeta Naum visse verso la metà del 7° secolo a. E. V.. Questo viene precisato con certezza dall’analisi del suo scritto. Da questo traspare che Ninive era al suo tempo una città fiorente ma molto vicina alla sua definitiva capitolazione: “Oracolo su Ninive; libro della visione di Naum l’Elcosita […]. Quanto a te, il Signore ha dato quest’ordine: ‘Che non ci sia più discendenza con il tuo nome; io eliminerò dalla casa delle tue divinità le immagini scolpite e le immagini fuse; io ti preparerò la tomba perché sei diventato spregevole’”. – Nau 1:1,14.
“’Eccomi a te’, dice il Signore degli eserciti;
‘io alzerò i lembi della tua veste fin sulla tua faccia
e mostrerò alle nazioni la tua nudità,
ai regni la tua vergogna;
ti getterò addosso delle immondizie, ti umilierò,
e ti esporrò allo scherno.
Tutti quelli che ti vedranno fuggiranno lontano da te,
e diranno: Ninive è distrutta!
Chi la compiangerà?
Dove ti cercherò dei consolatori?’.
Sei forse migliore di No-Amon,
che stava seduta tra i fiumi,
circondata dalle acque,
che aveva il mare per baluardo,
il mare per mura?
L’Etiopia e l’Egitto erano la sua forza che non aveva limiti;
Put e i Libici erano i suoi alleati.
Eppure, anch’essa è stata deportata, è andata in esilio;
anche i suoi bambini sono stati sfracellati a ogni angolo di strada;
i suoi nobili sono stati estratti a sorte
e tutti i suoi grandi sono stati messi in catene.
Tu pure sarai ubriacata e andrai a nasconderti;
tu pure cercherai un rifugio davanti al nemico.
Tutte le tue fortezze
saranno come alberi di fico dai frutti primaticci,
che, quando sono scossi,
cadono in bocca a chi li vuol mangiare.
Ecco il tuo popolo, in mezzo a te, sono solo donne;
le porte del tuo paese sono spalancate davanti ai tuoi nemici,
il fuoco ha divorato le tue sbarre.
Attingi pure acqua per l’assedio!
Rinforza le tue difese!
Pesta la malta, impasta l’argilla!
Ripara la fornace!’”. – Nau 3:5-14.
Il che ci colloca vicino al 612 a. E. V., anno in cui la città capitolò sotto le forze congiunte dei medi e dei babilonesi.
In più, in Nau 3:8 si parla della già avvenuta distruzione di Tebe (No-Amon), capitale dell’Alto Egitto: “Sei forse migliore di No-Amon, che stava seduta tra i fiumi, circondata dalle acque, che aveva il mare per baluardo, il mare per mura?”. Cosa che avvenne nel 663 a. E. V. sotto l’attacco dell’assiro Assurbanipal. Si deve quindi concludere che la profezia di Naum ebbe luogo nel cinquantennio tra il 663 e il 612 a. E. V., in un tempo più vicino a quest’ultima data che alla prima. Questo è anche confermato dal fatto che in Nau 3:11 l’Assiria decide di chiedere aiuto a un nemico che – come ben sappiamo dalle tavolette babilonesi – era l’Egitto, antico avversario dell’Assiria: “Cercherai un rifugio davanti al nemico”. L’Egitto accorse in aiuto, forse per impedire il consolidarsi dei nuovi alleati babilonesi e medi a cui voleva opporre il baluardo assiro. “Durante il suo regno [del re Giosia, sovrano del Regno di Giuda], il faraone Neco, re d’Egitto, andò a soccorrere il re d’Assiria, verso il fiume Eufrate”. – 2Re 23:29.
Contenuto del libro
Le profezie di Naum si possono ripartire nel seguente modo:
- Soprascritta del libro (1:1): “Oracolo su Ninive; libro della visione di Naum l’Elcosita”.
- Messaggio profetico:
- Lode a Dio, giusto punitore. – 1:1-2:3.
- Salmo alfabetico che descrive la collera di Dio apparso in una teofania. – 1:2-11.
- Dio benedirà il Regno di Giuda e lo libererà dall’oppressione nemica. – 1:12-2:3.
- Punizione e caduta di Ninive. – 2:2,4-3:19.
- Assedio della città. – 2:2,4-6.
- Conquista e saccheggio della città. – 2:7-11.
- La tana del leone è profanata. – 2:12-14.
- Delitto e castigo. – 3:1-7.
- Ninive farà la stessa fine di Tebe. – 3:8-17.
- Ultima lamentazione funebre. – 3:18,19.
Valore letterario e spirituale
La breve profezia di Naum trova posto tra le pagine letterarie più alte per l’oratoria poetica e l’efficacia scultorea. Lo stile vivacissimo e la lingua pura rendono lo scritto uno dei più bei saggi letterari della poesia ebraica.
Il contenuto spirituale è invece piuttosto scarso, poiché l’autore è più un poeta patriota che un vate mosso da sentimenti spirituali di devozione: egli si compiace dell’imminente drammatica catastrofe che annienterà la città nemica. Vi si trova solo un’affermazione generica che le fornicazioni e la perfidia di Ninive sono la causa di tanta rovina: “Questo a causa delle tante fornicazioni dell’avvenente prostituta, dell’abile incantatrice, che vendeva le nazioni con le sue fornicazioni, e i popoli con i suoi incantesimi” (Nau 3:4). Solo due volte si legge il nome di Dio – “Yhvh degli eserciti” – in una frase meccanicamente ripetuta: “’Ecco, sono contro di te’, è l’espressione di Geova [ebraico Yhvh] degli eserciti”, “’Ecco, sono contro di te’, è l’espressione di Geova [ebraico Yhvh] degli eserciti”. – Nau 2:13;3:5, TNM.
Più che esigere la purezza del suo popolo, Naum ha fiducia nell’alleanza tra Yhvh e Israele che deve sussistere contro qualsiasi avversità.
Naum sente esplosioni di gioia nel vedere finalmente scomparsa la tirannia del regno assiro.
Comunque, anche il messaggio di Naum testimonia – a modo suo – che Dio è giusto e vendicatore, e sa punire al momento opportuno i suoi avversari: “Il Signore è un Dio geloso e vendicatore; il Signore è vendicatore e pieno di furore; il Signore si vendica dei suoi avversari e serba rancore verso i suoi nemici” (Nau 1:2). Questo è particolarmente evidente nel salmo alfabetico (Nau 1:2-11). Persino i più potenti imperi saranno annientati da Dio, perfino la superbia di Ninive sarà annientata da chi non dimentica le rapine e la crudeltà della potenza dominatrice: “Ora spezzerò il suo giogo di dosso a te e romperò le tue catene” (Nau 1:13), “Guai alla città sanguinaria, piena di menzogna e di violenza, che non cessa di depredare!” (Nau 3:1), “Tu hai moltiplicato i tuoi mercanti, più delle stelle del cielo; sono come le cavallette che spogliano ogni cosa e volano via” (Nau 3:16). Israele sarà invece libera dal dominio assiro: “Ora spezzerò il suo giogo di dosso a te e romperò le tue catene” (Nau 1:13). Israele dovrà essere ristabilita nella sua gloria: “Il Signore ristabilisce la gloria di Giacobbe, e la gloria d’Israele” (Nau 2:2). Forse quest’ultimo versetto allude alla riforma di Giosia. – Cfr. 2Re 23.