“Guardai di nuovo quando l’Agnello aprì il sesto sigillo; e si fece un gran terremoto; il sole diventò nero come un sacco di crine, e la luna diventò tutta come sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da un forte vento lascia cadere i suoi fichi immaturi. Il cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola; e ogni montagna e ogni isola furono rimosse dal loro luogo. I re della terra, i grandi, i generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti. E dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello; perché è venuto il gran giorno della sua ira. Chi può resistere?»”. – Ap 6:12-17.

   Lo scuotersi del firmamento è una costante della letteratura apocalittica. L’apertura di questo sesto sigillo indica forse che ormai si è alla fine? Non dice forse il v. 17 che “è venuto il gran giorno della sua ira”? Così non è, perché manca la rottura del settimo sigillo e, prima di questa, ci sarà un intervallo con nuove visoni ed eventi che occuperà tutto il capitolo 7 di Ap. Si tratta quindi solamente del culmine dell’introduzione della tragedia apocalittica, descritta al capitolo 6.

   Diamo uno sguardo agli elementi che compongono la visione, tutti tratti dalle Scritture Ebraiche:

 

Ap 6:12-14,16,17

Riferimenti

“Si fece un gran terremoto”. – V. 12.

“La terra si schianterà tutta: la terra si screpolerà interamente, la terra tremerà, traballerà”. – Is 24:19.

“Il sole diventò nero come un sacco di crine, e la luna diventò tutta come sangue”. – V. 12.

“Il sole sarà cambiato in tenebre, e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno del Signore”. – Gle 2:31.

“Le stelle del cielo caddero sulla terra”. – V. 13.

“Il cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola”. – V. 14.

“I cieli sono arrotolati come un libro e tutto il loro esercito cade, … come cade il fogliame morto dal fico”. – Is 34:4.

   Anticamente si credeva che le stesse fossero fissate alla volta celeste, una tenda che si avvolge come un rotolo di pergamena.

“Ogni montagna e ogni isola furono rimosse dal loro luogo”. – V. 14.

“Io devasterò montagne e colline”. – Is 42:15.“La terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei monti furono smosse e scrollate; perch’egli era colmo di sdegno”. – Sl 18:7.

“Vidi i monti, ed ecco, sobbalzavano, e i colli stessi erano tutti scossi”. – Ger 4:24, TNM.

“Le isole sono come pulviscolo che vola”. – Is 40:15.

“Le isole lo vedono e sono prese da paura; le estremità della terra tremano”. – Is 41:5.

“E dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso, nascondeteci … »”. – V. 16.

“Essi diranno ai monti: «Copriteci!» e ai colli: «Cadeteci addosso!»”. – Os 10:8.

“È venuto il gran giorno della sua ira”. – V. 17.

“Egli farà uno sterminio realmente terribile di tutti gli abitanti della terra”. – Sof 1:18, TNM.

“Chi può resistere?”. – – V. 17.

“Il giorno del Signore è grande, davvero terribile! Chi potrà sopportarlo?”. – Gle 2:11.

 

 

Il v. 15 di Ap 6 presenta un settenario, che ormai sappiamo indicare completezza:

 

 

 

Il settenario di Ap 6:15

1

I re della terra

Le sette categorie stanno ad indicare tutta l’umanità, senza eccezione.

Tutti sono colpiti: “Si nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti. E dicevano ai monti e alle rocce: …” (vv. 15,16). Non si fa differenza di nazionalità, di posizione e di classe sociale.

Anche in Ap 19:18 si ha un settenario che indica tutte le persone:

“Uomini d’ogni sorta”

1. Capitani, 2. Prodi, 3. Cavalieri, 4. Liberi. 5. Schiavi,  6. Piccoli, 7. Grandi.

2

i grandi

3

i generali

4

i ricchi

5

i potenti

6

ogni schiavo

7

ogni uomo libero

 

   Cercare di nascondersi “nelle spelonche e tra le rocce dei monti” è perfettamente inutile. Fu inutile per Adamo ed Eva nascondersi alla vista di Dio dopo il peccato (Gn 3:8-10). “Dove fuggirò dalla tua presenza? Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell’alba e vado ad abitare all’estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra. Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno e la luce diventerà notte intorno a me», le tenebre stesse non possono nasconderti nulla”. – Sl 139:7-12.

   “Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male” (2Cor 5:10). “Chi può resistere?” (Ap 6:17): questa angosciata domanda tradisce la paura e la preoccupazione che nessuno resisterà. “Allora cominceranno a dire ai monti: ‘Cadeteci addosso’; e ai colli: ‘Copriteci’”. – Lc 23:30.