Circa la storicità dell’atroce patimento fisico (noto come “passione”) e della conseguente morte di Yeshùa non ci sono dubbi. Le fonti privilegiate degli eventi sono ovviamente i Vangeli. Sia i sinottici che Gv dedicano ampia attenzione alla morte ignominiosa di Yeshùa. Questo fatto è già di per sé prova di storicità. Scrive Paolo: “Noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia” (1Cor 1:23). Le vicende relative alla morte di Yeshùa erano poco attraenti, perfino vergognose. Colui che si proclamava unico mezzo di salvezza voluto da Dio, costui fu oltremodo umiliato e giustiziato come un comune criminale. Gli evangelisti non tacquero questa realtà così scomoda, non la negarono né la tralasciarono; non tentarono neppure di emarginarla discretamente o di minimizzarla.
Il racconto della passione di Yeshùa è presente presso tutti e quattro gli evangelisti:
- Mr 14,15.
- Mt 26,27.
- Lc 22,23.
- Gv 18,19.
La passione occupa un posto eminente sia nei sinottici sia in Gv. Si può anzi dire che i Vangeli tendono alla passione quale punto culminante. Se ci basiamo sulle righe totali di ciascun Vangelo, possiamo meglio vedere lo spazio occupato dei racconti della passione:
- Mr – Su 1398 righe totali, 173 righe (12,4%).
- Mt – Su 2305 righe totali, 214 righe (9,3%).
- Lc – Su 2502 righe totali, 169 righe (6,8%).
- Gv – Su 1840 righe totali, 195 righe (10,6%).
Dall’attento esame dei testi evangelici risulta questo schema:
- Ultima cena
- Mt – Decisione di uccidere Yeshùa (26:1-5); unzione a Betania (26:6-13); tradimento di Giuda (26:14-16); preparazione della cena (26:17-19); Yeshùa indica il traditore (26:20-25); ultima cena. – 26:26-29.
- Mr – Decisione di uccidere Yeshùa (14:1,2); unzione a Betania (14:3-9); tradimento di Giuda (14:10,11); preparazione della cena (14:12-16); Yeshùa indica il traditore (14:17-21); ultima cena. – 14:22-25.
- Lc – Decisione di uccidere Yeshùa (22:1,2); unzione (7:36-50); tradimento di Giuda (22:3-6); preparazione della cena (22:7-13); ultima cena (22:15-20); Yeshùa indica il traditore (22:14,21-23); chi è il più grande? (22:24-30); parole di commiato. – 22:31-38.
- Gv – Decisione di uccidere Yeshùa (11:47-53); unzione a Betania (12:1-8); Yeshùa indica il traditore (13:21-30); ultima cena (13:1-5); lavanda dei piedi (13:5-20); annuncio del rinnegamento. – 13:36-36-38.
- Verso il Getsemani
- Mt – 26:30-35.
- Mr 14:26-31.
- Lc 22:39.
- Gv 18:1a.
- Al Getsemani
- Mt – Yeshùa prega (26:30-35); Yeshùa è catturato (26:47,51,55,56); Yeshùa non fa resistenza. – 26:52-54.
- Mr – Yeshùa prega (14:32-42); Yeshùa è catturato. – 14:43-52.
- Lc – Yeshùa prega (22:40-42); un angelo lo conforta (22:43-46); Yeshùa è catturato. – 22:47-53.
- Gv – Yeshùa è catturato. – 18:2-11.
- Di fronte al tribunale ebraico
- Mt – Comparizione (26:57-66); è oltraggiato (26:67,68); Pietro lo rinnega. – 26:69-75.
- Mr – Comparizione (14:53-64); è oltraggiato (14:65); Pietro lo rinnega. 14:66-72.
- Lc – Comparizione (22:54,55,66-71); è oltraggiato. – 22:63-65.
- Gv – Yeshùa è interrogato da Anna (18:12-14,19-21); è oltraggiato (18:22,23); di fronte a Caifa (18:24); Pietro lo rinnega. – 18:15-18,25-27.
- Di fronte a Pilato
- Mt – Comparizione (27:1,2); suicidio di Giuda (27:3-10); Yeshùa interrogato da Pilato (27:11-14); Barabba condonato al posto di Yeshùa (27:15-26); Pilato se ne tira fuori (27:19,24,25); Yeshùa è schernito. – 27:27-31a.
- Mr – Comparizione (15:1); Yeshùa interrogato da Pilato (15:2-5); Barabba condonato al posto di Yeshùa (15:6-15); Yeshùa è schernito. – 15:16-20a.
- Lc – Comparizione (23:1); Yeshùa interrogato da Pilato (23:2-5); di fronte ad Antipa (23:6-12); di nuovo di fronte a Pilato (23:13-16); Barabba condonato al posto di Yeshùa. – 23:17-25.
- Gv – Comparizione (18:28); Yeshùa interrogato da Pilato (18:29-38); Barabba condonato al posto di Yeshùa (18:38b-40); Yeshùa è schernito (19:2,3); interrogatorio e condanna a morte. – 19:4-16a.
- La Via Crucis
- Mt 27:31b,32.
- Mr 15:20b,21.
- Lc – Verso il Golgota (23:26); donne addolorate. – 23:27-32.
- Gv 19:16b-17a.
- Crocifissione
- Mt – Yeshùa viene crocifisso (27:33-37); sulla croce è schernito (27:38-44); Yeshùa muore (27:45-54); donne accanto alla croce. – 27:55,56.
- Mr – Yeshùa viene crocifisso (15:22-26); sulla croce è schernito (15:27-32); Yeshùa muore (15:33-39); donne accanto alla croce. – 15:40,41.
- Lc – Yeshùa viene crocifisso (23:33,34); sulla croce è schernito (23:35-39a); i due malfattori (23:39b-43); Yeshùa muore (23:44-48); donne accanto alla croce. – 23:49.
- Gv – Yeshùa viene crocifisso (19:17b-22); spartizione dei vestiti (19:23,24); donne accanto alla croce. (19:25-27); Yeshùa muore (19:28-30); Yeshùa trafitto. – 19:31-37
- Sepoltura
- Mt – Sepoltura (27:57-61); sorveglianza del sepolcro. – 27:62-66.
- Mr 15:42-47.
- Lc 23:50-56.
- Gv 19:38-42.
Un destino segnato
Soltanto pochi giorni prima della morte di Yeshùa, i suoi discepoli ancora speravano che lui avrebbe liberato Israele: “Noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele” (Lc 24:21). E invece ci fu la più vergognosa delle morti. Come poteva un crocifisso essere il messia? Impensabile che il salvatore davidico morisse sulla gogna dell’odiato nemico romano.
“Allora Gesù disse loro: ‘O insensati e lenti di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?’ E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano” (Lc 24:25-27). Quei discepoli dubbiosi – “insensati e lenti di cuore a credere” – dovranno poi riconoscere: “Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr’egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?”. – Lc 24:32.
“Cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano”. Sotto il portico di Salomone, alle persone lì raccoltesi, anche Pietro spiegherà che ciò “che Dio aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, cioè, che il suo Cristo avrebbe sofferto, egli lo ha adempiuto in questa maniera” (At 3:18). Sia ai fratelli in fede sia ai critici avversari le Scritture Ebraiche vengono portare a prova della messianicità di Yeshùa.
La passione di Yeshùa adempie quanto preannunciato nelle Scritture Ebraiche
Nel Getsemani
- “L’anima mia è oppressa da tristezza mortale” (M 26:38). “L’anima mia è abbattuta in me”. – Sl 42:6.
Davanti al Sinedrio
- “Ma Gesù taceva” (Mt 26:63). “Non aprì la bocca”. – Is 53:7.
- “Vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo” (Mt 26:64). “Ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figlio d’uomo” (Dn 7:13); “Siedi alla mia destra”. – Sl 110:1.
- “Il sommo sacerdote . . . : ‘Egli ha bestemmiato’ . . . Ed essi risposero: ‘È reo di morte’” (Mt 26:65,66). “Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte”. – Lv 26:16.
- “Allora gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni e altri lo schiaffeggiarono” (Mt 26:67). “Io ho presentato il mio dorso a chi mi percoteva, e le mie guance a chi mi strappava la barba; io non ho nascosto il mio vòlto agli insulti e agli sputi”. – Is 50:6.
- “Allora Giuda, che l’aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì, e riportò i trenta sicli d’argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo: ‘Ho peccato, consegnandovi sangue innocente’. Ma essi dissero: ‘Che c’importa? Pensaci tu’. Ed egli, buttati i sicli nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. Ma i capi dei sacerdoti, presi quei sicli, dissero: ‘Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché sono prezzo di sangue’. E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio perché servisse per la sepoltura degli stranieri. Perciò quel campo, fino al giorno d’oggi, è stato chiamato: Campo di sangue. Allora si adempì quello che era stato detto dal profeta Geremia: ‘E presero i trenta sicli d’argento, il prezzo di colui che era stato venduto, come era stato valutato dai figli d’Israele, e li diedero per il campo del vasaio, come me l’aveva ordinato il Signore’” (Mt 27:3-10). “Il Signore mi disse: ‘Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo con cui mi hanno valutato!’ Io presi i trenta sicli d’argento e li gettai nella casa del Signore per il vasaio”. – Zc 11:13.
Davanti a Pilato
- “Egli non gli rispose neppure una parola; e il governatore se ne meravigliava molto” (Mt 27:14). “Non aprì la bocca”. – Is 5:7.
- “Tutto il popolo rispose: ‘Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli’” (Mt 27:25). “Il suo sangue ricadrà su di lui” (Lv 20:9); “Il tuo sangue ricada sul tuo capo, perché la tua bocca ha testimoniato contro di te quando hai detto: ‘Io ho ucciso l’unto del Signore’” (2Sam 1:16); “Il Signore farà ricadere sul suo capo il suo sangue”. – 1Re 2:32.
- “Gli sputavano addosso, prendevano la canna e gli percotevano il capo” (Mt 27:30). “Io ho presentato il mio dorso a chi mi percoteva, e le mie guance a chi mi strappava la barba; io non ho nascosto il mio vòlto agli insulti e agli sputi”. – Is 50:6.
Crocifissione
- “Gli diedero da bere del vino mescolato con fiele” (Mt 27:34). “Hanno messo fiele nel mio cibo, e mi hanno dato da bere aceto per dissetarmi”. – Sl 69:21.
- “Spartirono i suoi vestiti, tirando a sorte” (Mt 27:35). “Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica”. – Sl 22:18.
- “Quelli che passavano di là, lo ingiuriavano, scotendo il capo” (Mt 27:39). “Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo”. – Sl 22:7.
- “Si è confidato in Dio: lo liberi ora” (Mt 27:43). “Egli si affida al Signore; lo liberi dunque; lo salvi”. – Sl 22:8.
- “Gesù gridò a gran voce: ‘Elì, Elì, lamà sabactàni?’ cioè: ‘Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?’” (Mt 27:46). “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. – Sl 22:1.
Yeshùa senza colpa alcuna
- Davanti a Pilato
- “Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: ‘Non trovo nessuna colpa in quest’uomo’”. – Lc 23:4.
- Davanti a Erode
- “Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, i magistrati e il popolo, disse loro: ‘Avete fatto comparire davanti a me quest’uomo come sovversivo; ed ecco, dopo averlo esaminato in presenza vostra, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui l’accusate; e neppure Erode, poiché egli l’ha rimandato da noi; ecco egli non ha fatto nulla che sia degno di morte’”. – Lc 23:13-15.
- Barabba o Yeshùa?
- “Egli aveva l’obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della festa, ma essi gridarono tutti insieme: ‘Fa’ morire costui e liberaci Barabba!’”. – Lc 23:17,18.
- “Pilato parlò loro di nuovo perché desiderava liberare Gesù; ma essi gridavano: ‘Crocifiggilo, crocifiggilo’”. – Lc 23:20,21.
- “Per la terza volta egli disse loro: ‘Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte’. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò. Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono per avere il sopravvento. Pilato decise che fosse fatto quello che domandavano: liberò colui che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che essi avevano richiesto; ma abbandonò Gesù alla loro volontà”. – Lc 23:22-25.
- Crocifissione
- “Uno dei malfattori appesi lo insultava . . . Ma l’altro lo rimproverava, dicendo: . . . ‘Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male’”. – Lc 23:39-41.
- Morte
- “Il centurione, veduto ciò che era accaduto, glorificava Dio dicendo: ‘Veramente, quest’uomo era giusto’”. – Lc 23:47.