La parola “mese” (1Re 6: 37-38;8:2; 2Re 15:13; Ez 11:8) è in ebraico יֶרַח (yèrach) e ha chiaramente a che fare con la parola יָּרֵחַ (yarèach), “luna”; il mese del calendario biblico, infatti, corrisponde a una lunazione (Is 66:23). In Esd 6:15 troviamo la parola caldea ירַח (yèrach) a proposito del “mese lunare [ירַח (yèrach)] di adar” (TNM). Il novilunio è perciò la base decisiva per determinare il principio di ogni mese. Attraverso il novilunio possiamo osservare le Festività comandate da Dio nella Scrittura, iniziando dal novilunio stesso (Nm 10:10). Si comprende allora pienamente il significato di Sl 104:19 che dichiara: “Egli [Dio] ha fatto la luna per i מֹועֲדִים [moadìm]” (testo ebraico) ovvero per “le solennità [מֹועֲדִים (moadìm)] del Signore, le sante convocazioni”. – Lv 23:4.
Fu Dio stesso a volere il calendario così come lo abbiamo nella Scrittura. Dopo che gli ebrei erano stati liberati dalla schiavitù egiziana, Dio disse: “Questo mese [abìb] sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno” (Es 12:2). Quest’affermazione fu fatta da Dio a Mosè e ad Aaronne (v. 1). Il calendario biblico dato a Israele è dunque il calendario di Dio. Per osservare tutte le sante Festività che il Signore comanda, occorre riferirsi al calendario biblico. Il calendario ebraico attuale non è affidabile, perché segue le modifiche apportate nel quarto secolo della nostra èra. Può essere preso come base (è disponibile al sito http://www.kaluach.com/ dove si può anche scaricare), ma occorre far iniziare i mesi nel giorno giusto, quello reale del novilunio basandosi sull’ora di Gerusalemme (Universal Time Coordinate / Greenwitch Mean Time + 2 h; + 3 h in periodo di ora legale in Israele), reperibile in rete all’indirizzo http://www.horlogeparlante.com/it/israel-jerusalem-178.php. Per le date e gli orari del novilunio ci si può riferire la sito http://digilander.libero.it/sabato/pacalc.htm, dove è presente una tabella che indica la Luna Nuova: bisogna poi aggiungere due ore (o tre, quando vige l’ora legale israeliana) per avere la corrispettiva ora italiana.
Nel prossimo studio (Noviluni fino al 2030, tempo di Gerusalemme), diamo le date e gli orari dei noviluni riferiti all’ora di Gerusalemme.
I mesi dell’anno biblico. In un anno ci sono dodici mesi lunari: “Salomone aveva dodici prefetti su tutto Israele, i quali provvedevano al mantenimento del re e della sua casa; ciascuno di essi doveva provvedervi per un mese all’anno”. – 1Re 4:7; si veda anche 1Cron 27:1-15.
Per allineare l’anno lunare a quello solare, periodicamente (sette volte nell’arco di 19 anni) si prolunga l’ultimo mese, il mese di adàr (אֲדָר); questa lunazione che viene aggiunta prende il nome di veadàr: il prefisso ve (ו) indica in ebraico la congiunzione “e”, così il nome veadàr viene a significare “e adàr”, “ancora adàr”. Sebbene oggi abbiamo la possibilità di calcolare astronomicamente e con larghissimo anticipo quando prolungare il mese di adàr, aggiungendo un secondo adàr o veadàr, anticamente ciò accadeva con l’osservazione diretta. L’equinozio di primavera (che cade il 20 o 21 marzo nell’emisfero settentrionale, in cui Israele si trova) serviva da guida per capire quando le stagioni rimanevano indietro, rendendo così necessario un adeguamento del calendario prolungando il dodicesimo mese (adàr). La parola “equinozio” deriva dal latino e significa “notte uguale [al dì]”: in quel giorno la notte e il dì hanno la stessa durata (12 ore).
Il metodo per determinare il primo mese dell’anno (abìb) teneva conto che il periodo della Pasqua ebraica (14 e 15 abìb) doveva cadere dopo l’equinozio di primavera. Così il giorno di preparazione della Pasqua (14 abìb) poteva cadere nel giorno stesso dell’equinozio ma la Pasqua (15 abìb) doveva cadere dopo l’equinozio. Queste erano le regole che governavano il calendario biblico. Si faceva ricorso anche a segnali di fuoco oppure a messaggeri per avvisare la popolazione dell’inizio del nuovo mese.
Giacché una lunazione o mese sinodico (mese lunare) dura 29 giorni 12 ore 44 minuti e 2,9 secondi, i mesi del calendario biblico sono di 29 o di 30 giorni, alternandosi. Nelle profezie, comunque, i mesi sono calcolati in 30 giorni. – Ap 12:6,14.
Il primo mese dell’anno biblico è abìb. Ciò fu stabilito da Dio stesso: “Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno” (Es 12:2), “Voi uscite oggi, nel mese di Abib”. – Es 13:4.
I nomi dei mesi biblici. Gli ebrei usavano numerare i mesi in sequenza, dal 1° al 12° (Gs 4:19; Nm 9:11; 2Cron 15:10; Ger 52:6; Nm 33:38; Ez 8:1; Lv 16:29; 1Re 12:32; Esd 10:9; 2Re 25:1; Dt 1:3; Ger 52:31). Comunque, prima dell’esilio in Babilonia la Bibbia menziona con il nome proprio (che è cananeo) quattro mesi: abìb, il primo (Es 13:4); ziv, il secondo (1Re 6:37); etanìm, il settimo (1Re 8:2); bul, l’ottavo (1Re 6:38). Dopo l’esilio i mesi furono chiamati con i nomi babilonesi. La Bibbia ne menziona sette: nissàn, il 1°, già abìb (Est 3:7); sivàn, il 3° (Est 8:9); elùl, il 6° (Nee 6:15); kislèv, il 9° (Zc 7:1); tevèt, il 10° (Est 2:16); shvat, l’11° (Zc 1:7); e adàr, il 12° (Esd 6:15). I nomi (sempre postesilici) degli altri cinque mesi sono presi dal Talmùd ebraico: iyàr, il 2°, già ziv; tamùs, il 4°; av, il 5°; tishrì, il 7°, già etanìm; kheshvàn, l’8°, già bul. Il prolungamento del 12° mese, intercalato periodicamente, era chiamato, come già visto, veadàr (secondo adàr, “e adàr, “ancora adàr”. Diamo di seguito una tabella sinottica in cui sono elencati i mesi, con un raffronto con i nostri. In carattere verde i nomi cananei, in carattere blu i nomi babilonesi, in carattere rosso i nomi presi dal Talmùd.
N. |
Prima dell’esilio |
Dopo l’esilio |
Periodo |
1° |
abìb |
nissàn |
Marzo – aprile |
2° |
ziv |
iyàr |
Aprile – maggio |
3° |
sivàn |
Maggio – giugno |
|
4° |
tamùs |
Giugno – luglio |
|
5° |
av |
Luglio – agosto |
|
6° |
elùl |
Agosto – settembre |
|
7° |
etanìm |
tishrì |
Settembre – ottobre |
8° |
bul |
cheshvàn |
Ottobre – novembre |
9° |
kislèv |
Novembre – dicembre |
|
10° |
tevèt |
Dicembre – gennaio |
|
11° |
shvat |
Gennaio – febbraio |
|
12° |
adàr |
Febbraio – marzo |
|
* |
veadàr |
* Mese intercalare, posto dopo adàr.
Per completezza, diamo anche i nomi babilonesi (accadici) con le caratteristiche dei mesi:
1. Nisanu: il mese dei sacrifici.
2. Ayaru: il mese delle processioni.
3. Simanu: la stagione per fare i mattoni.
4. Du-uzu: il mese di Tammuz, dio della fertilità.
5. Abu: il mese delle torce.
6. Elulu o Ululu: il mese della purificazione.
7. Teshritu: il mese del principio.
8. Arah – samna: l’ottavo mese.
9. Kislimu: (significato incerto).
10. Tebitu: il mese delle immersioni in acqua.
11. Shabatu: il mese dei temporali e delle piogge.
12. Adaru: il mese della trebbiatura.
A proposito di questi nomi, va detto che solo gli sciocchi si scandalizzano perché la Bibbia li usa. L’accadico, parlato dai babilonesi, era una lingua del gruppo semitico (cui appartiene anche l’ebraico). Il grande filologo G. Semerano ha rintracciato la madre di tutte le lingue proprio in Mesopotamia.
Il fatto che i babilonesi fossero pagani e che alcuni nomi dei mesi rispecchiassero la loro religione, nulla toglie alla lingua usata. Anche noi usiamo chiamare i giorni della settimana con nomi pagani; ciascun giorno, infatti, contiene il riferimento a una divinità pagana: la luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere; la domenica è detta così perché “giorno del Signore [dominus]”, legato a una religione; si salva solo il sabato, grazie alla Bibbia. E con ciò? Quando usiamo questi nomi, lo facciamo perché questa è la nostra lingua e non per rendere un culto pagano. Così per i nomi babilonesi dei mesi.
Diamo infine una tabella con il clima e le attività agricole connesse al calendario biblico:
Mese |
Clima |
Attività agricole |
||
1° |
nissàn |
Marzo – aprile |
Piogge e disgelo | Raccolta del lino; inizio della raccolta dell’orzo |
2° |
iyàr |
Aprile – maggio |
Inizia la stagione asciutta | Raccolta dell’orzo; inizio della raccolta del frumento |
3° |
sivàn |
Maggio – giugno |
Temperature estive | Raccolta del frumento, delle mele e dei primi fichi |
4° |
tamùs |
Giugno – luglio |
Le temperature aumentano | Prima uva. Si seccano la vegetazione e le sorgenti |
5° |
av |
Luglio – agosto |
Temperatura ai suoi massimi | Vendemmia |
6° |
elùl |
Agosto – sett. |
Ancora molto caldo | Raccolta dei datteri e dei fichi estivi |
7° |
tishrì |
Settembre – ott. |
Iniziano le prime piogge | Termina la raccolta e inizia l’aratura |
8° |
cheshvàn |
Ottobre – nov. |
Piogge leggere | Raccolta delle olive; semina del frumento e dell’orzo |
9° |
kislèv |
Nov. – dic. |
Piogge più intense; neve sui rilievi | Crescita dell’erba; rientro invernale delle greggi |
10° |
tevèt |
Dicembre – gen. |
Freddo; pioggia; neve sui rilievi | Crescita del grano e dei fiori |
11° |
shvat |
Gennaio – feb. |
Ancora pioggia; diminuisce il freddo | Fioritura dei mandorli; spuntano le gemme dei fichi |
12° |
adàr |
Febbraio – marzo |
Temporali e grandinate | Fioritura dei carrubi. Raccolta degli agrumi |
Temperature medie minime e massime in Israele (in °C), oggigiorno |
|||||
Località |
Gennaio |
Aprile |
Luglio |
Ottobre |
|
Tiberiade |
9-18 |
13-27 |
23-37 |
18-32 |
|
Tel Aviv |
9-18 |
12-22 |
21-30 |
16-29 |
|
Gerusalemme |
6-11 |
12-21 |
19-29 |
16-25 |
|
Mar Morto |
11-20 |
20-29 |
28-39 |
24-32 |
|
Eilat |
9-21 |
17-30 |
25-39 |
20-33 |